venerdì 22 agosto 2014

Esempio pratico di come danneggiarsi nonostante i consigli del foniatra

Riporto (naturalmente in forma anonima) il testo una mail inviatami da un ex paziente allievo di canto, al quale avevo sempre raccomandato -come a tutti, del resto- di cantare sempre all'interno del range vocale evidenziato dal fonetogramma e dai rilievi clinici effettuati in studio.
Ecco quanto scritto dal "trasgressore" delle consegne foniatriche:
Caro Prof. Massimo, poco tempo fa ho registrato due pezzi in studio e, siccome mi servivano a tentare di entrare come docente a..., li ho cantati un po' più alti di come avrei dovuto. Apparentemente, nell'immediato, non ho avuto problemi. Adesso, a distanza di circa un mese, la mia voce non mi piace e purtroppo vedo che si abbassa facilmente. Mannaggia! Quando potrei venire a fare una visita? Grazie mille... per esserci sempre.

lunedì 11 agosto 2014

Blog FONIATRIA ARTISTICA di Massimo Borghese

Il blog FONIATRIA ARTISTICA di Massimo Borghese si propone come un luogo di trattazione di argomenti di interesse foniatrico nell'ambito della fisiopatologia della voce, con particolare riferimento alla voce cantata e recitata.
Il Prof. Massimo Borghese, medico chirurgo dal 1981, specialista in otorinolaringoiatria dal 1984, specialista in foniatria dal 1988, lavora nell'ambito della vocalità artistica in diverse città italiane ed europee, affiancando nel loro percorso professionale, cantanti, attori e professionisti della voce di ogni settore, con un lavoro di preparazione per le loro attività, e dunque di tipo preventivo di possibili difficoltà e patologie; ma anche come curatore di danni spesso inevitabilmente insorti nel corso delle loro carriere.
Massimo Borghese svolge la propria professione come docente-formatore in seminari e master class di voce artistica, in conservatorio e all'università.
Le sue principali sedi operative sono attualmente Napoli, Milano, Verona, Ginevra.
Contatti:
+39 3404810840
m.borghese@tin.it

sabato 9 agosto 2014

"E allora combatti tu!"... e "Non è il mio re"

Ricordo quando lavoravo in ospedale o nei centri di riabilitazione in cui ero consulente…  A volte arrivavo in ritardo, è vero, ma i vari primari, direttori, direttorini e personaggi secondari che si sentivano burocraticamente “capi”, mentre mi chiedevano di portare a termine i compiti più complessi che solo con la mia competenza sarebbe stato possibile svolgere con successo, allo stesso tempo non facevano a meno di minacciare sanzioni per il ritardo, o se avessi lavorato in modo difforme dai loro capricci e dai loro dettami. Eh, quante volte mi trovai a rispondere: “Allora fatelo voi!”, senza che sapessero farlo; e quante volte mi sono sentito definire il più antipatico se non proprio il più odiato…
E quando, alla fine, qualcuno mi chiedeva di riferire o di portare al “mio capo”, io rispondevo: “Non è il mio capo”.
Ecco, questo video mi fa rivivere tutti quegli episodi e stati d’animo: