giovedì 23 febbraio 2017

Caro Luigi Tenco...

Caro Luigi Tenco,
esattamente cinquanta anni fa, ti suicidasti a San Remo.
Oggi, mentre ascoltavo ancora una volta, e come sempre con tanta emozione, la tua meravigliosa "Guarda se io", e poi "Ciao amore ciao", pensavo che grande spreco fosse stato quel tuo suicidio. Assurdo che dovesse togliersi la vita, un giovane che era stato capace di scrivere e mettere in musica, frasi come "Guarda se io dovevo innamorarmi proprio di te, di te così lontana dal mio mondo di tutti i giorni, di te così diversa da me e dalla mia vita... guarda se io dovevo amarti tanto come ti amo, io che passo le ore per convincerti a cambiare, e non ti cambierei con nessun'altra al mondo...".
No, non potevi morire così presto, dopo aver concepito e scritto parole come queste, dopo aver emozionato tante persone sensibili alla tua poesia e alla tua arte.
O forse... forse no..., chissà che non ti sia venuto in mente di lasciare quel "mondo che sa tutto", come probabilmente con ironia cantasti in "Ciao amore ciao", proprio perché ormai la bellezza di ciò che esprimevi nelle tue canzoni ti aveva già reso eterno, nel cuore e nei sentimenti di chi riascoltando "...nel mio mondo di ieri non capirci più niente, nel mondo di domani vedere solo te...", riesce ancora ad emozionarsi e a piangere.
Probabilmente già sapevi che versi come "e un bel giorno dire basta e andare via", "andare via lontano, cercare un altro mondo", ti avrebbero reso immortale. E se invece ti sei suicidato senza pensare questo, beh, allora sappi che quelle bellissime canzoni scritte in così pochi anni, ti hanno reso immortale e continuano a tenerti in vita oggi come allora, nei nostri cuori, nelle nostre emozioni, nell'ammirazione che abbiamo per te; mentre tanti mediocri, anonimi e insignificanti individui che nessuno ricorderà, credono di essere cantanti, solo perché i servi del sistema di oggi li lanciano alla ribalta, così come quelli di cinquant'anni fa mandavano in finale di San Remo autentiche porcherie, scartando un tuo capolavoro come "Ciao amore ciao". Ma tu, Luigi Tenco, sei più vivo di loro. Anche loro moriranno, e nessuno li ricorderà, anzi, da molti sono stati già dimenticati, forse non ci si è neppure accorti che esistono.
Tu vivi e vivrai sempre.

domenica 19 febbraio 2017

Mezzosoprano messa a cantare come soprano

Sequenza laringoscopica di giovane cantante mezzosoprano, ma erroneamente messa a cantare come soprano. Precontatto delle corde vocali in fonazione nella zona del terzo anteriore. Danno organico non (ancora) strutturatosi, ma evidente sofferenza e inadeguatezza funzionale.

Corde vocali in respirazione
Inizio della fonazione.
Precontatto in terzo anteriore
 
Dopo la fonazione.
Segni del precontatto
Respirazione dopo fonazione.
Precontatto in terzo anteriore