Al termine di un altro anno in
cui ho visto prevalere diagnosi di reflussi esofagei e terapie a base di
antiacidi e aerosol, non posso che sentirmi ancora una volta in diritto-dovere
di ribadire che un intervento foniatrico nella prevenzione e nella cura dei
disturbi della voce, va ben oltre l’identificazione di presunti ipotetici
reflussi, e va ben oltre la prescrizione di inalazioni che peraltro apportano
spesso più fastidi che benefici.
La foniatria artistica deve
essere, a mio parere, una scienza medica che affianca il professionista della
voce in tutti i momenti della sua carriera, dall’inizio e attraverso le tappe
della sua vita e della sua salute, aiutandolo ad esprimere sempre al meglio la
propria vocalità in ogni circostanza, fisiologica o patologica che essa sia.Prima di formulare un augurio, voglio esprimere un ringraziamento a tutti quei cantanti, speakers, attori, doppiatori, insegnanti…, che con la buona riuscita delle loro prestazioni, hanno dato significato e valore a un certo tipo di intervento foniatrico, che presuppone innanzitutto competenza nel campo artistico e adeguatezza di supporto medico e abilitativo vocale.
L’augurio è anche per quanti, ancora intenti a cercare nel farmaco e nella pozione magica, la soluzione alle loro difficoltà vocali, potrebbero invece guardarsi intorno e accorgersi che esiste anche un altro tipo di Foniatria, più consapevole e al servizio concreto delle loro esigenze.