Ho letto nelle notizie di cronaca, che una nota cantante
internazionale ha dovuto disdire gli ultimi suoi due concerti a Wembley, a
causa di una rottura della voce. “Sono
disperata”, ha dichiarato in un’intervista, “ho dovuto spingere la voce più di quanto faccia normalmente. Ho
danneggiato le mie corde vocali…”. Considerazioni e riflessioni mie
personali: Non intendo criticare l’artista in questione, peraltro non conosco
la sua storia medica foniatrica (ammesso che ne abbia una), ma vorrei cogliere
l’occasione per ribadire pubblicamente l’importanza di avere un foniatra al
quale ricorrere non solo quando si presenta qualche problema vocale, ma averlo
come punto di riferimento costante soprattutto nella prevenzione dei danni da
abuso e cattivo uso delle funzioni fonatorie. Per esperienza diretta posso
affermare che i professionisti della voce che incontro periodicamente con una
cadenza regolare, anche solo per riscontrare che “va tutto bene”, sono quelli
che proseguono tranquillamente nella loro carriera rispettando i tanti impegni programmati,
senza cadere in improvvise sgradite sorprese. A tutti può accadere di vivere un
periodo di particolare stanchezza, o subire gli effetti negativi di altre
malattie (non necessariamente laringee) che possono sopraggiungere; per tutti è
necessario revisionare lo stato del tono muscolare, la postura, la corretta
gestione delle tecniche di respirazione, emissione, risonanza…; ma se
l’allenamento è costante, se le capacità di gestione della fatica e del riposo
sono ben conosciute e sono state correttamente apprese, difficilmente accade
quanto si è verificato alla cantante che ha dovuto improvvisamente disdire due
dei più importanti concerti della sua carriera.
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